La seduta viene presieduta dal consigliere più votato, la signora Lucia Profumo, la quale constata la presenza di 10 consiglieri eletti nell’Assemblea ordinaria del 28 maggio, dichiara valida la riunione ed invita i presenti a discutere ed approvare gli argomenti all’ordine del giorno. Il consigliere Profumo dichiara di non essere disponibile ad occupare la carica di presidente, ed invita i presenti ad orientarsi sul candidato Marco Brambilla, già presente nel passato Consiglio e con più esperienza delle problematiche della CFL.
Il consigliere Marco Brambilla dà la sua disponibilità alla nomina a presidente della Cooperativa. Un convinto applauso di tutti i presenti accoglie la disponibilità di Marco Brambilla ad essere nominato presidente e lo stesso applauso conferma la sua elezione.
Il presidente Marco Brambilla nomina come suoi collaboratori in qualità di vicepresidenti il consigliere Mario Ferrandi per l’area commerciale e la consigliera Lucia Profumo per l’area sociale. I consiglieri presenti all’unanimità accettano le proposte del presidente.
Il Presidente, dopo un breve commento sull’andamento molto positivo e costruttivo dei colloqui avuti con i nuovi consiglieri sul contenuto e l’assegnazione dei vari incarichi, posto che la linea gestionale prevista sarà immagine dei due aspetti fondamentali della CFL (l’anima sociale e quella commerciale), prima dell’esposizione della struttura del Consiglio con le nomine, descrive le linee politiche che intende perseguire durante il mandato.
Dal 1991 al 2009 le Cooperative di consumo in provincia sono passate da 71 a 35, di cui la metà delle rimanenti languono come entità praticamente inesistenti; da questi numeri si deduce che la CFL, per la storia ed i risultati in continuo divenire, rappresenta una sorta di «mosca bianca» che il nuovo Consiglio di amministrazione è chiamato a gestire per un triennio ed a proiettare nel futuro.
Per questo motivo la nostra Cooperativa si deve porre due ambiziosi obiettivi:
La CFL, nata del 1972 con motivazioni legate alle esigenze legate a quel periodo storico, è pervenuta sino a noi come immagine delle diverse esigenze di chi entrava a farne parte. Oggi le motivazioni sono diverse ma una tra tutte si nota come predominante: la «fuga» dai centri commerciali e dai supermercati «classici»: trovare nel punto vendita elementi che non sono solo lo scambio di merce per denaro ma anche un motivo di aggregazione e condivisione. Non dobbiamo mai dimenticare questo aspetto: l’area sociale ha come compito principale mettere a fuoco questo aspetto: le motivazioni, trattenendo le istanze e le esigenze dei soci che passano attraverso la vita quotidiana della Cooperativa.
Le linee politiche descritte sono state la base progettuale per le nomine dei Vicepresidenti e per l’assegnazione delle deleghe ai singoli Consiglieri.
Vicepresidente con delega all’area commerciale viene nominato Mario Ferrandi, per competenza professionale e per la storia di lavoro e collaborazione durante il precedente mandato; il suo ruolo: coordinare i Consiglieri attivi nell’area commerciale; creare un «albo» dei fornitori; definire la politica del rapporto con il SAIT; curare il livello di servizio del punto vendita; definire la politica relativa ai produttori locali.
A Mario Ferrandi si affiancheranno i seguenti consiglieri con deleghe e compiti specifici:
William Colombo: due obiettivi fondamentali, il primo a breve termine (alcuni mesi) sul controllo di gestione con creazione di indicatori di governo della politica delle vendite (sempre in collaborazione con il SAIT); il secondo, a medio/lungo termine, curare acquisti e vendite nell’ambito del progetto dei produttori locali e nel rapporto con il SAIT.
Bruno Ferri: affiancamento come operativo, disponibilità di mezza giornata alla settimana; implementerà la riorganizzazione con il direttore ed il vicedirettore del punto vendita in collaborazione con il SAIT; aspetto principale la gestione del personale.
Angelo Jamoletti: focus sui produttori locali in collaborazione con i soci promotori che hanno già avviato contatti in tal senso.
Fausto Oggionni: ordinare ed aggiornare i vari regolamenti e/o procedure presenti in CFL; creare un database per l’albo dei fornitori ed altre necessità gestionali, prendendo ad esempio la cooperativa «Il sole e la terra» di Bergamo, che ha già attivi strumenti informatici di gestione dei fornitori, specialmente produttori locali.
Vicepresidente area sociale: Lucia Profumo, per la «doppia» anima sociale ed aziendale. Suo compito sarà applicare le competenze aziendali all’area sociale: sviluppare la componente sociale ed il collegamento con il territorio; sviluppare i gruppi di acquisto solidali (vedi l’esperienza con «Le 5 pertiche»); procedere con progetti come Slow Food, coordinando i Consiglieri che opereranno sulle singole attività.
Anna Rosa Moro: avrà il compito di sviluppare i gruppi di acquisto solidali e proporre una rinnovata visione della mutualità tra i soci, così come fu agli inizi della CFL.
Primiano Braccia: continuerà il suo impegno con l’Università dei Consumatori ed i lavori avviati con Margherita Doneda, in particolar modo per gli incontri culturali, nell’accoglienza dei soci con il compito di riportare in Consiglio le segnalazioni di problemi e le proposte che provengono dalla base sociale;
Romano Resmini: si occuperà dello sportello consumatori dell’ACU (Associazione Consumatori e Utenti), della riorganizzazione della segreteria soci e sarà riferimento all’interno del CdA per il Laboratorio lingue estere, sia per la parte amministrativa sia per la promozione di attività più culturali, comprese iniziative tese allo scambio interculturale.
Pietro Aldeni: raccordarsi ed organizzare i soci che prestano attività volontaria all’interno della CFL, specialmente nel punto vendita; gestire il progetto «Spesa amica» per i soci, specialmente anziani, che non possono venire in CFL a fare la spesa. Completata la definizione delle deleghe ai Consiglieri si decide che i Vicepresidenti promuovano degli incontri per area, così da progettare gli interventi per il triennio da presentare durante il CdA che si terrà in Val Predina, presso l’oasi del WWF, sabato 4 e domenica 5 settembre.
Il Presidente auspica la riattivazione del Comitato di presidenza, previsto dal regolamento della CFL del 2006 (pagine 6 e 7); l’esigenza è che gli indirizzi del CdA possano divenire operativi in tempi celeri.
Il Presidente al momento non ha ritenuto opportuno assegnare deleghe su «Gente che Coopera» e sul prestito sociale; si preferisce attendere l’esposizione dei singoli progetti da parte dei Vicepresidenti e dei Consiglieri, inoltre vi sarebbe l’opzione di attivare deleghe esterne al CdA, per esempio nell’ambito dei soci promotori.
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